Addio alle banconote: ecco cosa sta succedendo, pazzesco

Banconote e monete rappresentano il denaro ed il potere d’acquisto per il cittadino comune, anche se concettualmente le cose stanno gradualmente cambiando, con la diffusione sempre più capillare della moneta elettronica.

Carte, bancomat e bonifici di vario tipo hanno preso piede sopratutto negli ultimi anni, grazie sopratutto alle carte prepagate ed ai conti bancari a costo zero. Non si tratta di una “moda” ma parte di un progretto di digitalizzazione monetaria che va avanti da diversi anni e che vedrà le banconote trovare minore diffusione in futuro.

Carta moneta

La carta moneta ha avuto più di qualche difficoltà a trovare diffusione, nel corso della storia umana, sopratutto a causa del fenomeno della contraffazione. Nonostante le banconote risultino essere un’invenzione piuttost antica (la prima forma di carta moneta risale alla Cina del IV secolo dopo Cristo), fino alla seconda rivoluzione industriale la loro diffusione è stata alquanto limitata anche per una concreta poca necessità ad utilizzarle.

E’ sopratutto dal 20° secolo che le banconote sono diventate estremamente importanti, e anche il loro aspetto è stato modificato, processo di cambiamento che continua a perpetuarsi sopratutto per rendere la vita più difficile possibile ai falsari.

Addio alle banconote: ecco cosa sta succedendo, pazzesco

Come reso noto dalla Banca Nazionale Europea, le banconote rappresentano ancora la forma di denaro più utilizzata ma questa viene utilizzata di meno rispetto al passato: anche l’euro ha palesato questo fenomeno con la dismissione, almeno dal punto di vista produttivo, di tagli particolarmente elevati come quello da 500 euro, infatti la serie di banconote europee attuale, diffuse dal 2013. La presidente della BCE Christine Lagarde ha di fatto ufficializzato l’arrivo di una nuova serie di banconote a partire dal 2024, attreaverso un processo che dovrebbe richiedere qualche anno, e presumubilmente la tendenza a eliminare banconote dal “taglio” importante proseguirà e anche quello da 200 euro non sarà riproposto.

Lascia un commento