Sterline, cosa vuol dire la sigla GBP? La risposta sorprende tutti

La sterlina, orgoglio e vanto nazionale del Regno Unito, nonchè una delle più importanti e diffuse degli ultimi secoli, anche più del dollaro. Questo perchè, data la particolare estensione dell’influenza britannica nel mondo, la Corona ha da sempre imposto un certo rigore per quanto riguarda le emissioni monetarie, per quanto riguarda le aree sotto le proprie dipendenze.

Diffusione (un tempo) capillare

Lo scopo dell’area della sterlina era infatti quello di proteggere il valore e la forza della moneta. Ai tempi l’Impero Britannico non ha mai imposto in maniera omogenea l’uso della sterlina britannica ma ha fatto uso di valute locali, legate tuttavia ad un tasso di cambio fisso. La sterlina ha “resistito” all’entrata nell’Unione Europea da parte del Regno Unito fino al 2020, ed ancora oggi ha un ruolo piuttosto importante nei sistemi economici.

Viene utilizzata dai paesi del Regno Unito (Inghilterra, Scozia e Irlanda del Nord) nonchè ogni stato sotto le dipendenze della Corona Britannica. Ogni paese stampa le proprie sterline che hanno pari valore tra di loro.

Sterline, cosa vuol dire la sigla GBP? La risposta sorprende tutti

Quella che noi chiamiamo semplicemente sterlina, deriva dall’espressione pound of sterling silver, che indica una quantità pari a una libbra di argento particolarmente puro. Il termine risale all’alto medioevo, e se in lingua originale viene utilizzata solamente la parola pound senza sterling(corrispondente a lira o libbra), per evitare confusione on la vecchia lira italiana nel nostro paese siamo abituati a definire la valuta britannica sterlina.

La sigla GBP (nomeclatura che fa parte del sistema ISO 4217, utilizzato da tutto il mondo per definire tutte le valute economiche) ha significato letterale di Great British Pound, letteralmente Sterlina del Regno Unito, anche per distinguerla dalle altre tipologie di sterline, come Libano, Egitto, Siria, Gibilterra e gran parte dei paesi che seppur in maniera differente, hanno subito l’influenza britannica.

Lascia un commento