Forse non è più il “re dei metalli preziosi” ma l’oro resta uno dei beni di valore di maggior impatto culturale ed economico al mondo. Nuove tecniche di estrazione e raffinazione hanno reso il biondo metallo meno raro rispetto al passato, ma che resta assolutamente indispensabile per qualsiasi forma di struttura economica.
Importanza del biondo metallo
Alcune nazioni al mondo infatti seguono ancora il sistema aureo, che di fatto contempla l’interscambiabilità tra valuta monetaria ed oro, e ciò rende anche possibile utilizzare l’oro come merce di scambio. Anche se la maggior parte dei paesi occidentali non utilizza più questa forma di sistema, l’oro resta un bene rifugio assolutamente incidente da ogni punto di vista.
Da millenni l’oro viene utilizzato sia per la creazione di oggetti preziosi, nella gioielleria ad esempio, ma anche per le monete, anche se da almeno 50 anni gran parte delle emissioni monetarie non utilizzano più l’oro, che resta fondamentale nel campo ingegneristico, nell’industria elettronica e anche nell’odontoiatria.
Quanto vale l’oro 750 usato al grammo? Ecco la risposta
L’unità di misura più utilizzata per l’oro è l’oncia troy (il simbolo è oz t), pari a 31.1035 grammi, mentre la purezza dell’oro è espressa in caratura, termine utilizzato per indicare la purezza del metallo, e ci dice le parti d’oro puro all’ interno del prodotto finito. L’oro “puro” viene definito 24 carati, quantifica le parti d’oro in una lega su base 24/24.
In sostanza un pezzo da 24 carati, formato utilizzato sopratutto per i lingotti, indica che 999‰ parti di quel pezzo di oro è costituito da metallo puro.
In gioielleria è molto utilizzata la caratura a 18 carati, che indica 750‰, si tratta pertanto di oro 18 carati, dove 18 parti su 24, nonché 750 su 1000 sono di oro. Un pezzo di oro a 18 carati presenza quindi approssimativamente 3/4 di oro puro, mentre il restante 1/4 è formato da altre leghe metalliche. Ad oggi il valore dell’oro è in aumento e un grammo di oro 750 vale 43.12 euro.