Nonostante le differenze ci sono alcuni parallelismi tra l’ostracismo nel pagare il Bollo auto ed il Canone Rai: entrambe sono imposte che vengono spesso osteggiate da parte dei cittadini, ed entrambe sono calcolate in base al possesso del bene e non sull’utilizzo dello stesso.
Il bollo auto, chiamato ufficialmente tassa automobilistica (denominazione che ha sostuito quello della tassa di circolazione), infatti viene calcolato in base al possesso dell’automobile, indipendentemente dal numero di chilometri percorsi, tenendo invece conto di altri fattori.
Novità sul bollo auto: incredibile, ecco chi paga di più
Nel corso degli anni il Bollo auto è stato modificato per essere coerente con i tempi attuali, ed è evidente la tendenza da parte dello stato è quello di tassare maggiormente chi è in possesso di veicoli particolarmente potenti e/o inquinanti. Meno è inquinante un veicolo, e meno si andrà a pagare, mentre sono esenti dal pagamento categorie come i disabili titolari di Legge 104, mentre chi acquista un’auto elettrica non sono tenuti a pagare il bollo per 5 anni. Trattandosi di un’imposta calcolata ed emessa dalle singole regioni, queste “modificano” di molto l’importo.
Il calcolo del bollo auto prende in considerazione il grado di inquinamento della vettura oltre alla potenza espressa in KW, mentre per chi possiede un veicolo di potenza superiore a 185 kilowatt dovrà pagare 20 euro in più per ogni kilowatt successivo.
L’importo del SuperBollo tuttavia diminuisce all’aumentare dell’anzianità dell’auto, in questa maniera:
– 12 euro/kw dopo cinque anni dalla data di costruzione (o data di immatricolazione)
– 6 euro/kw dopo dieci anni dalla data di costruzione
– 3 euro/kw dopo 15 anni dalla data di costruzione
– 0 dopo 20 anni dalla data di costruzione.
Può essere effettivamente complicato calcolare l’importo dovuto, ma attraverso strumenti come quelli messi a disposizione dall’ACI, è possibile avere un quadro preciso della situazione. Il portale è raggiungibile a questo indirizzo. Il pagamento può avvenire tramite via telematica, oppure attraverso una qualsiasi ricevitoria abilitata al servizio PagoPa.