Pensione 2022, l’età e i requisiti per richiederla: ecco le novità

L’argomento pensione è da anni molto chiacchierato anche per ottimi motivi: l’Italia, assieme ad altri paesi europei, si appresta a far fronte ad un numero di anziani sempre maggiore, sia per la decrescita oramai confermata anche nei prossimi anni, ma anche per fattori più o meno dipendenti alle dinamiche lavorative, come la decrescita demografica già molto conosciuta.
A questo contesto abbastanza problematico va ad aggiungersi anche il contesto lavorativo, che appare sempre più difficile sopratutto per le generazioni più giovani: chi può andare in pensione nel 2022, e in che maniera?

Pensione 2022, l’età e i requisiti per richiederla: ecco le novità

Con l’età media che avanza, anche il limite lavorativo, ossia l’età pensionabile sarà confermata a 67 anni fino al 2024: proprio a quest’età anagrafica è possibile richiedere la pensione di vecchiaia a fronte di almeno 20 anni di contributi. Sono validi quelli accumulati nelle gestioni INPS o nelle Casse professionali, quelli derivanti, dal riscatto della laurea e quelli figurativi per maternità, servizio militare o disoccupazione Naspi nonchè quelli accumulati per lavoro in paesi dell’UE o in paesi extra UE legati all’Italia da una convenzione internazionale.

Esistono anche le possibilità di andare in pensione anticipata, per specifiche categorie come ad esempio Quota 102, ossia la versione “riveduta” della chiacchierata Quota 100, disponibile fino al 2021. Quota 102 permette di andare in pensione a 64 anni di età a fronte di almeno 38 contributi ma con un importo mensile minore a causa del potere contributivo più basso.

La pensione anticipata tradizionale invece prende in esame esclusivamente la quantità di anni contributivi: 42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne, mentre “bastano” 41 anni di contributi per i lavoratori precoci disoccupati, chi è considerato Caregiver, e chi ha invalidità pari o superiore al 74 per cento.

Ape Sociale invece permette di andare in pensione a 63 anni a fronte di un calcolo contributivo variabile, per specifiche categorie di lavoratori, come quelli invalidi, i disoccupati, chi assiste un coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap e i lavoratori che svolgono mansioni gravose con almeno 36 anni di contributi.

Oltre ad Ape Sociale, è stato confermato per il 2022 anche Opzione Donna, che permette di ottenere la pensione alle lavoratrici dipendenti ed autonome con il calcolo contributivo. Sono necessari 58 anni di età (59 per le autonome) e almeno 35 di contributi.

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