L’oro può vantare diversi primati in ordine di importanza sociale, economica e culturale, oltre che svariate proprietà fisiche che lo hanno reso a lungo il “re dei metalli”. Oggi fa parte della ristretta categoria dei metalli nobili e non è più quello più raro o ambito in assoluto anche se il suo utilizzo e la semplice “presenza” è assolutamente indispensabile.
Duttilità e diffusione
L’elemento chimico numero 79 infatti è considerato il metallo più duttile presente in natura, talmente tanto che è impossibile da lavorare senza la creazione delle cosiddette leghe metalliche. Allo stato grezzo si trova unito ad altre forme di minerali oppure sotto forma di pepite. Fin da subito il suo utilizzo è stato molto specifico, legato alla realizzazione di oggetti di pregio come i gioielli oppure per le monete, data la natura fisica impossibile da eguagliare: anche oggi infatti è praticamente impossibile “replicare” in laboratorio le qualità dell’oro (in teoria ciò è fattibile ma estremamente complesso e costoso), che sono riconosciute in termini di resistenza, la già citata duttilità oltre ad essere un’eccellente conduttore di elettricità.
Oro è allerta, ecco a quanto potrebbe arrivare il valore: “assurdo”
Il “potere”dell’oro travalica quello commerciale ed economico, anche se restano questi due i principali ambiti: a lungo infatti è stato utilizzato come merce di scambio pura e semplice e al metallo viene ancora oggi associato il fattore di ricchezza, concettualmente parlando. Elemento fondamentale per le economie moderne, il valore è determinato da numerosi fattori ed è soggetto a “cambi” continui, anche se non subisce “crolli” o “picchi” particolari (è infatti considerato un bene rifugio).
Il valore dell’oro ha comunque subito un netto incremento in corrispondenza dell’inizio del conflitto in Ucraina, sopratutto perchè la domanda relativa al metallo è cresciuta in maniera esponenziale e ciò ha portato ad una tendenza rialzista. Attualmente l’oro al grammo è valutato 55.93 euro, leggermente il ribasso rispetto al mese di aprile, ma il valore potrebbe toccare nuovamente cifre non lontane dai 60 euro al chilo.
