I libretti postali che ti renderanno ricco: ecco quali sono

Il libretto postale è una delle forme di “strumento di risparmio” più diffuse e comuni esistente da addirittura prima del 20° secolo: la prima forma di libretto sviluppato dalle Poste Italiane infatti risale al 1876, anche se ha trovato la prima vera applicazione a partire dagli inizi del Novecento. Il Libretto postale tecnicamente da allora non è cambiato moltissimo, anche se oramai opera in modo quasi esclusivamente telematico. Si tratta di una versione light del libretto di risparmio adottato dalle banche e dei buoni fruttiferi, messi a disposizione sempre dalle Poste.

Forma di risparmio postale

Rispetto a questi ultimi rappresenta uno strumento particolarmente diffuso perchè di facile ottenimento e gestione: non ha difatti costi veri e propri, se non quelli inerenti alla giacenza media, e per questo risulta essere particolarmente vantaggioso per i pensionati e per chi vuole semplicemente “mettere da parte” dei soldi. Sono regolarmente dotati di IBAN così da poter ricevere regolarmente i bonifici, e non sono pignorabili.

Ad oggi esistono due forme di libretto postale concepite per gli adulti, quello tradizionale (ordinario) e lo smart, ossia la versione che non presenta alcun tipo di struttura cartacea, ma che utilizza l’app BancoPosta per permettere l’attuazione delle operazioni. Entrambe le versioni permettono il prelievo di denaro dal libretto attraverso una carta prepagata adibita esclusivamente allo scopo (non risulta utilizzabile online o per “fare la spesa” nei negozi fisici).

I libretti postali che ti renderanno ricco: ecco quali sono

Essendo così diffusi Poste Italiane si trova a chiudere ogni anno una certa quantità di libretti postali, nello specifico quelli definiti “dormienti”, ossia che non presentano una movimentazione da 10 anni e che hanno un saldo attivo di almeno 100 euro. Entro il prossimo giugno, precisamente dal giorno 21 del mese prossimo, dopo aver comunicato l’oramai prossima dismissione, questi libretti saranno effettivamente dismessi, e le somme presenti saranno delegate presso un fondo Consap.

E’ comunque possibile controllare in anticipo quali sono i libretti dormienti, attraverso uno specifico link (presente a questo indirizzo).

libretti postali controlli libretti postali

Lascia un commento