Addio a questa banconota: pazzesco, ecco quale sarà presto ritirata

L’euro ha iniziato a diffondersi nel nostro paese, così come buona parte dei cosiddetti membri fondatori del concetto di Eurozona, a partire dall’ultima decade del Novecento ma solo a partire dal 1° gennaio 2002 la nuova valuta ha iniziato a prendere il posto di quelle molto conosciute ed utilizzate in alcuni casi da secoli, come la lira, ma anche il franco fracese, la peseta spagnola, ed il marco tedesco. Le monete così come le varie forme di banconota, hanno iniziato a diffondersi nello stesso periodo, ed hanno già visto qualche cambiamento importante.

Addio a questa banconota: pazzesco, ecco quale sarà presto ritirata

La banconota comunitaria europea è suddivisa in 7 “tagli” anche se originariamente erano 8, in quanto a partire dalla seconda serie della carta moneta europea, il taglio da 500 euro non viene più stampato ed adottato dalle nazioni, per motivazioni molto pratiche, non inerenti alla falsificazione.

Infatti la banconota da 500 euro, data l’elevato potere d’acquisto ha avuto fin dal principio una diffusione limitata, ed è stata utilizzata anche e soprattutto dalle associazioni criminali nell’opera del riciclaggio di denaro. Pur essendo valide al 100 %, come reso noto dalla Banca Centrale Europea, dall’inizio degli anni 2010 con l’introduzione dell’attuale serie Europa, il formato è stato ritirato e non più prodotto.

Anche un’altra banconota molto probabilmente sarà ritirata dalla produzione, pur restando egualmente valida in merito ai pezzi già presenti: si tratta di quella da 200 euro, e le motivazioni del ritiro sono sovrapponibili a quelle della 500 euro, ossia una migliore trasparenza e tracciabilità del denaro, in particolar modo per transazioni cospicue, cosa che viene portata avanti esclusivamente attraverso l’adozione sempre più costante della moneta elettronica.

La 200 euro, già piuttosto rara anche nell’immaginario comune, potrebbe quindi non figurare nella prossima selezione delle banconote dell’euro, che sono state già ufficialmente annunciate dalla Banca Centrale Europea, con l’Iter di sostituzione delle banconote che non inizierà prima del 2024.

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