Il Canone Rai costituisce una forma di “certezza” sotto vari punti di vista, pur essendo “mutato” in varie forme nel corso dei decenni, infatti è praticamente sicuro che in linea generale possa rappresentare un’imposta sgradita quanto obbligatoria per la maggior parte della popolazione.
Anche se l’importo è mutato anch’esso nel corso del tempo, non sembra essere questo il principale motivo di astio dei cittadini italiani nei confronti della tassa televisiva, che porterà qualche novità anche nel 2023.
Canone Rai: sconvolgente, ecco il prezzo per il 2023
Il prezzo resta un fattore importante in quanto rappresenta ovviamente una delle principali tematiche, divenute anche politiche: da una parte il servizio pubblico nazionale non può attualmente prescindere da questa forma di finanziamento, dall’altra la scarsa nomea del Canone Rai ha portato diversi movimenti e schieramenti politici a voler eliminarla completamente, come del resto già avvenuto presso altre nazioni come la Francia, che ha deciso di abrogarlo completamente, mentre altre realtà hanno dato la possibilità di pagarlo sotto altre forme.
Al dispetto dei rumors, il Canone Rai anche nel 2023 manterrà la forma attuale, che è la stessa dal 2016, ossia una rateizzazione dell’importo di 90 euro in 10 rate da 9 euro cadauna, in associazione alla bolletta del telefoono. A confermarlo sono stati gli stessi esponenti del governo che hanno rinnovato la formula ma anche il concetto stesso di tassa televisiva, concepita sul possesso e non sull’utilizzo dell’apparecchio televisivo.
Attualmente il Canone Rai manterrà la forma attuale, senza sovrapprezzi e con le medesime tipologie di esenzioni per categorie di cittadini specifiche. La tassa televisiva sarebbe dovuta ritornare pagabile in una forma unica, attraverso il consueto bollettino, come del resto richiesto dall’Unione Europea, che non ritiene ancora oggi “giusto” associare una tassa del genere alla fornitura energetica principale.
La sensazione è che almeno allo stato attuale, la decisione risulti temporanea, e che potrebbe subire qualche modifiche prima dell’arrivo del 2023.
