Trova questo libretto postale e sei ricco: ecco quale cercare

In tutti i contesti sociali, esiste una larga fetta di popolazione che è tenuta a “risparmiare” le quantità di denaro che riesce a mettere da parte, per le più disparate motivazioni. Ecco perchè oltre al tradizionale conto in banca, esistono anche i libretti bancari, anche se nel nostro paese è il libretto postale la variante più comune e diffusa in senso assoluto.

Trova questo libretto postale e sei ricco: ecco quale cercare

Il libretto postale, tecnicamente, non è troppo diverso da quello bancario, in quanto è una sorta di “versione light”, non orientata particolarmente a sviluppare un “guadagno” progressivo con gli interessi (che nel caso del libretto postale sono molto bassi) ma per avere a dispsizione una forma alternativa al conto corrente.

Il libretto postale infatti non ha costi veri e propri, sia in fase di apertura, di gestione o chiusura, ed è possibile aggiungere fondi direttamente aggiungendoli presso un qualsiasi ufficio postale. Questa forma di strumento è ancora oggi molto utilizzato, anche perchè i libretti postali moderni sono dotati di IBAN, quindi sono compatibili alla ricezione dei bonifici, risultando adatti a percepire anche stipendio e pensione.

Ogni anno Poste Italiane è costretta a chiudere una grande quantità di libretti postali, prevalentemente quelli che risultano “dormienti“, ossia inutilizzati e non movimentati da 10 anni. I titolari di questi libretti, perlopiù dimenticati, sono avvisati di una imminente chiusura alcuni mesi prima, attraverso la corrispondenza. Infatti ogni anno in un giorno specifico, le Poste sono tenute a disfarsi di tutti i libretti dormienti depositati e non movimentati da più di un decennio, se questi hanno un saldo superiore ai 100 euro.

Sono le stesse Poste Italiane ha fornire ogni anno un elenco aggiornato di tutti i libretti dormienti, molti di questi presentano un saldo importante. Se i dormienti non sono  movimentati prima della scadenza, sono chiusi , anche se gli importi restano comunque ottenibili da parte dei titolari originali.

Il denaro infatti viene spostato su un fondo CONSAP, ma attraverso una richiesta scritta, è possibile ottenere nuovamente i soldi indietro.

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