Le bollette, in particolare quelle di gas e luce sono strettamente legate alla normalità della maggior parte dei cittadini, al punto che il governo Draghi ha dovuto sviluppare varie forme di agevolazione, sia molto specifiche per categorie di cittadini più colpite dai rincari, ma anche Bonus veri e propri, erogati sia per fronteggiare parzialmente l’inflazione (come il Bonus 150 e 200 euro) ma anche il Bonus Bollette, che è stato ufficiosamente confermato anche per il 2023.
Bonus bollette 2023, ecco tutte le misure contro i rincari: “pazzesco”
Il Bonus Bollette è una forma di limite ai rincari sulle forniture di acqua, gas ed elettricità concepito proprio dalla scorsa legislatura per rendere perlomeno meno problematico il concetto di rincaro sull’energia, che ha di fatto capitalizzato l’attenzione anche mediatica dalla scorsa primavera.
Il Bonus Bollette ideato dall’esecutivo Draghi quindi non è stato concepito per specifiche categorie di cittadini e lavoratori, ma in base al reddito ISEE. I nuclei familiari al di sotto dei 12 mila euro ISEE non vedranno quindi percepire rincari rispetto alla media dello scorso anno, e per il 2023 il governo Meloni ha aumentato questa soglia a 15 mila euro (20 mila per le “famiglie numerose”, ossia quelle con 3 o più figli). E’ stato teorizzato, ma ancora non inserito nero su bianco, il concetto di “scaglioni”, ossia articolare il bonus in tre fasce di reddito o soltanto in due. Nel primo caso, i clienti con Isee fino a 8.265 euro apparterrebbero alla prima soglia con uno sconto del 100%, sconto che diminuirebbe in percentuale fino al 50 % per chi raggiunge una soglia ISEE di 15 mila euro.
Prorogata ed aumentata la soglia del bonus bollette sotto fringe benefit, vale a dire degli sconti sulle forniture di energia che la totalità dei lavoratori dipendenti può percepire direttamente dal datore di lavoro, però su base volontaria. L’ultimo decreto Aiuti ha di fatto confermato nuovamente questa misura di agevolazione da 600 euro fino a 3000 euro.
