Trova questo libretto postale e potresti essere ricco

Il libretto postale costituisce una forma estremamente diffusa di strumento di risparmio, simile per funzioni ad un tradizionale libretto bancario, ma rispetto a quest’ultimo sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. e sono garantiti dallo Stato Italiano, fin dalla seconda metà del 19° secolo.

Trova questo libretto postale e potresti essere ricco

Fanno parte della “famiglia” degli strumenti di Poste Italiane che costituiscono il “risparmio postale”, forte già dei vari buoni di risparmio, anche se il libretto è sicuramente forma di strumento più utilizzato.

La funzione principale è quella di “salvadanaio” e pur non garantendo un rilevante percentuale di interessi generati, tende a non favorire la dispersione del valore del denaro accumulato. In più, non ha costi fissi, in quanto aprire, gestire, ma anche aggiungere o rimuovere fondi dal libretto non costa nulla (va calcolato solo l’ammontare dell’imposta di bollo pari a 34.20 euro all’anno per giancenze medie superiori a 5000 euro), e per questi motivi il libretto postale gode di una grande diffusione, anche perchè è munito regolarmente di IBAN, potendo quindi essere utilizzato per “ricevere” i bonifici, quindi anche come base per stipendi e pensione.

Ad oggi esistono principalmente due tipologie di libretti postali, il primo è quello tradizionale, in forma cartacea, affiancato da diversi anni a quello che invece funziona attraverso l’app Banco Posta. Tutti e due mantengono il medesimo funzionamento.

Il libretto postale può anche rivelarsi una fonte inaspettata di guadagno, in quanto essendo così diffuso, spesso viene “dimenticato” anche a distanza di anni. In questo caso, ogni libretto che ha un saldo di almeno 100 euro e non presenta movimentaziona viene preventivamente reso “dormiente” (una sorta di “standby”), condizione che può essere annullata riattivando lo stesso attraverso qualsiasi operazione.

Tutti i libretti “dormienti” sono destinati ad essere chiusi entro una data prestabilità, anche se i titolari sono ravvisati mesi prima del tempo. Tutti i libretti in questione dopo la chiusura non sono comunque “privati” degli importi corrispondenti che sono spostati su un fondo CONSAP, dal quale è possibile riottenere il denaro attraverso una richiesta scritta.

Sul portale ufficiale dei libretti postali è possibile visionare la “lista” di tutti quelli dormienti.

libretto postale 200 euro Libretto dematerializzato dormienti libretti postali