Le bollette rappresentano l’ennesimo elemento che è sempre sulla “bocca di tutti” (o quasi) degli italiani in quanto mai considerate abbastanza basse ma che nel corso del 2022 hanno costituito molto di più di un problema “generico” diventando qualcosa di molto importante ed urgente da risolvere, in modo particolare in riferimento alle forniture di gas e luce.
Bollette luce e gas, quanto pagheremo nel 2023? “Pazzesco”
Queste risorse rappresentano infatti le “Primarie” in senso assoluto perchè costituiscono forniture indispensabili per la quasi totalità della popolazione, sia in ambito privato che professionale. Come è oramai noto, buona parte delle risorse energetiche in uso nel nostro paese provengono da combustibil fossili, fattore che rende obbligatoria l’importazione.
Le tematiche sociali e politiche, che si sono moltiplicate in modo importante dalla scorsa primavera, e questo ha portato ad una maggiore difficoltà nel reperire queste risorse, portando di conseguenza a bollette molto più alte rispetto al passato, come evidenziato dai numeri.
In media nel biennio 2021-2022 ogni singola famiglia ha pagato complessivamente quasi il 100 % di più rispetto al 2020, portando un consumo medio annuo di oltre 3000 euro tra gas e luce, per singolo contesto familiare.
Nel corso dei mesi la situazione legata al consumo di gas è migliorata a partire dal prezzo di mercato, anche in virtù di stock pieni e di minore afflusso da nazioni come la Russia.
Il costo medio dell’energia andrà riducendosi, pur restando su medie elevate rispetto allo scorso anno, proprio a causa di una richiesta minore del mercato, le proiezioni parlano di una media del 20 % in meno, rispetto all’ultimo trimestre del 2022.
Discorso opposto per il gas che potrebbe addirittura aumentare nel corso dell’anno rispetto all’ultimo trimestre a causa di una possibile nuova richiesta, con le nuove stime parlano di una spesa annua per il 2023 che si attesta sui 2.800 euro.
Vanno considerati comunque “ammortizzatori” come il Bonus Bollette, che hanno proprio la funzione di “ridurre” il costo delle fatture per le fasce di popolazione in maggiore difficoltà.
