Puntura di zecca: cosa fare per risolvere subito?

Le zecche sono degli artropodi che appartengono alla classe degli Arachnidi, proprio come ragni, acari e scorpioni.

Le zecche sono diffuse in tutto il mondo e ne esistono circa 900 specie differenti. Quella con una maggiore diffusione in italia è la cosiddetta “zecca dei boschi” 

Quali sono i sintomi delle punture di zecca?

Di solito le zecche, se non vengono rimosse, restano attaccate all’uomo per uno o due giorni, nutrendosi del suo sangue e poi o cambiano zona dove mordere oppure si staccano e si lasciano cadere. Non è difficile accorgersi della loro presenza anche al di là di possibili sintomi: questo perchè la zecca è visibile ad occhio nudo. 

Dopo la rimozione della zecca il sintomo più comune che si presenta è il segno del morso, gonfio, rosso e pruriginoso.

Se si sa con certezza di essere stati morsi, è bene rivolgersi al proprio medico curante, il quale sicuramente vi chiederà di osservare la zona interessata dal morso e l’eventuale presenza di sintomi come arrossamento, eruzioni cutanee, sensazioni di malessere che vanno da dolori muscolari a febbre o mal di testa.

Se nel giro di un mese dal morso non compare alcun sintomo, è probabile che non sia stata trasmessa dalle zecche nessuna malattia infettiva. Starà comunque al medico decidere come procedere e se approfondire la situazione.

Rimozione della zecca: come fare?

L’Istituto Superiore di Sanità, in caso di punture di zecca, raccomanda di non tentare mai di rimuoverle tramite alcol, benzina, acetone, trielina, ammoniaca, olio o grassi, né oggetti arroventati, fiammiferi o sigarette per evitare che la sofferenza indotta nell’animale possa provocare il rigurgito del materiale infetto.

La rimozione della zecca prevede che la si afferri con una pinzetta e che venga rimossa tirando dolcemente con un leggero movimento rotatorio. Durante la rimozione è importante fare attenzione a non schiacciarla, in modo da evitare il suo rigurgito e quindi la trasmissione di agenti patogeni. Inoltre, bisogna evitare di toccare la zecca con le mani, quindi è meglio utilizzare dei guanti o in mancanza di questi toccarla con le mani facendo attenzione a non essere morsi anche lì, in seguito p bene lavare le mani con alcool etilico o un disinfettante da banco. Prima e dopo la rimozione della zecca è bene disinfettare la zona dove è avvenuto il morso. 

Dopo la rimozione, la zecca va bruciata e, se lo si ritiene opportuno, è possibile effettuare una profilassi antitetanica. Bisogna rivolgersi al proprio medico che vi chiederà certamente di monitorare l’eventuale comparsa di altri segni di infezione nel mese successivo. Sarà lui, inoltre, a dirvi se è il caso di agire con una terapia antibiotica o meno.

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