Dopo 10 anni torna Emule con un nuovo aggiornamento.

Un aggiornamento riporta in vita dopo ben 10 anni lo storico software per il download di musica film e programmi. Negli anni 90 aveva contribuito alla crisi dell’Industria discografica.

Prima di Apple TV, Netflix, iTunes Spotify a Amazon music c’era lui, EMule, oppure il mulo come veniva chiamato dagli smanettoni degli anni 90. Quando ancora internet non era un affare social, un manipolo di appassionati aveva scoperto che si poteva scambiare, musica, film e videogiochi spesso di dubbia provenienza.

ovviamente ci si esponeva senza battere ciglio ai rischi di azioni legali e penale, oltre ad eventuali contagi di virus e malware che circolavano su amule veri e propri cavalli di troia, software che erano in realtà dei virus con un nome è un’icona finti.

Ovviamente tutto questo è stato cancellato, alcune cause intentate dalle case discografiche che avevano scoperto quelli che scaricavano musica ecc dal mulo. ovviamente oggi è tutto cambiato ma dopo 10 anni è stato per la prima volta aggiornato è nullo, il client peer to peer, ovvero che non ha bisogno di un server da cui prendere contenuti perché questi vengono distribuiti direttamente dagli utenti che partecipano alla rete. per tale motivo negli anni 90 Era considerato il re del download illegale.

La nuova versione 0.60a è disponibile da qualche giorno ed è la più significativa da tempo perché introduce il funzionamento (solo su Windows), nei sistemi a 64 elimina una gran serie di funzione alcolica inoltre state organizzate e fattorizzato parto del codice rendendolo più performante oltre che più moderno. attuale invece resta il divieto di condividere e scaricare file coperti da copyright.

Emule si trova squisitamente per Windows, e mentre per la versione Mac si chiamava aMule oggi non esiste più. inoltre anche con la nuova versione secondo gli esperti l’interfaccia il funzionamento sono immutati e tali resteranno insomma il futuro di emule ormai è solo nel suo passato.

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