Pensione anticipata, ecco quando presentare la domanda: la guida

Il concetto di pensione anticipata è tra le più discusse e chiacchierate sia da parte della politica recente ma anche, banalmente, dai cittadini e dai diretti interessati. Con sempre maggior frequenza infatti in Italia chi ha accumulato una certa quantità di contributi trova sempre maggiori difficoltà ad uscire regolarmente ed in modo “giusto” dal mondo del lavoro. Politiche poco oculate, una speranza di vita sempre più alta ed una tendenza che parla di decrescita hanno portato l’età pensionabile sempre più “in là”. Ecco perchè la pensione anticipata rappresenta una possibilità sempre più utilizzate per ambire ad una pensione.

Pensione anticipata, ecco quando presentare la domanda: la guida

Esistono varie metodologie di fare richiesta di pensionamento anticipato, alcune oramai “fisse” nell’ordinamento pensionistico, altre che potrebbero concretamente essere modificate a partire dal 2023, anno in cui sarà ufficializzata la nuova riforma delle pensioni.

La pensione anticipata standard è quella che tiene conto esclusivamente dell’accumulo di contributi versati nel corso degli anni e non viene influenzata dall’età anagrafica, nello specifico si fa riferimento a un limite minimo di anni contributivi, di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne. Possono accedervi a 41 anni, quindi in anticipo rispetto al normale, categorie come lavoratori precoci (ossia coloro che hanno iniziato ad accumulare i contributi prima dei 19 anni) i disoccupati, Caregiver o con invalidità pari o superiore al 74 per cento.

Per chi sceglie il pensionamento anticipato deve ricordarsi che è previsto il funzionamento della “finestra” di 3 mesi, lasso di tempo che intercorre tra l’accettazione della domanda di pensione ed il primo assegno pensionistico erogato. Durante questo lasso di tempo il richiedente può comunque continuare a lavorare regolarmente.

E’ possibile presentare la domanda direttamente dal portale dell’INPS, disponibile sul portale dell’Istituto, attraverso autenticazione tramite SPID, CIE o CNS. Alternativamente è possibile farne richiesta attraverso un qualsiasi Patronato/Caf.

L’INPS ha comunque comunicato la scadenza del 1° maggio 2022 per presentare le domande di accesso al trattamento pensionistico di questo tipo.

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