Monete e banconote da sempre hanno un alto valore simbolico, che spesso è legato con la nazione di provenienza, ecco perchè da secoli sono impressi volti, simboli, e figure sulle diverse emissioni monetarie. Anche valute moderne, in tutto il mondo, hanno mantenuto viva questa tradizione, e anche l’euro, nella sua enorme diversità che influenza anche le monete commemorative, non fa eccezione.
Anche la lira, in quasi due secoli di storia è letteralmente piena di esemplari molto famosi, che spesso recano figure storiche, ma anche qualche divinità antica, che appare in particolare su una moneta molto famosa.
Hai le moneta con questa divinità? Ecco quanto valgono!
La 100 lire, nella sua versione più conosciuta e diffusa, presenta proprio un’antica divinità romana, Minerva, dea della lotta, della guerra, degli artigiani ma anche della saggezza. Per questo motivo è stata “protagonista” di una delle emissioni più famose della storia italiana, ancora più che discretamente presenti su tutto il territorio e perciò oggetto da collezione.
La Minerva primo tipo è stata coniata ininterrottamente dal 1955 al 1989, sviluppata in acmonitial (una lega a base di alluminio) e “disegnata” dagli incisori Giuseppe Romagnoli e Pietro Gianpaoli, presenta sull’altro lato una testa femminile con corona dai alloro, contornata dalla scritta REPVBBLICA ITALIANA.
Nonostante si tratti di una moneta comune, gli esemplari dal 1955 fino al 1960 se in perfette condizioni possono essere valutati diverse centinaia di euro come quella del 1955 che “sfiora” i 900 se in Fior di Conio.
La più interessante, nonchè quella più rara in assoluto è la versione di prova, datata 1954, alcuni mesi prima della produzione di massa: le monete di prova della 100 lire, rispetto a gran parte delle emissioni definitive non differisce granchè rispetto a quelle coniate fino al 1989, eccezion fatta per la scritta in piccolo Prova sul lato di Minerva. Non si hanno dati ufficiali in merito alla tiratura di queste monete, che possono valaere fino a 3000 euro.
