Se hai questi 20 centesimi sei ricco: ecco quanto valgono

Con l’arrivo dell’euro la popolazione italiana ha dovuto adattarsi (o riadattarsi, dipende dalla generazione) ad utilizzare i centesimi, una forma di taglio monetario estremamente popolare almeno fino alla seconda guerra mondiale ma che è stata completamente accantonata con l’istaurazione della repubblica nel referendum del 1946.

L’Italia post bellica ha avuto a disposizione monete da 1, 2, 5 e 10 lire fin dall’inizio, mentre sono ovviamente ritornati in auge con l’istituizione dell’euro. Ma quanto possono valere i centesimi di lira, nella fattispecie i 20 centesmi?

Se hai questi 20 centesimi sei ricco: ecco quanto valgono

Tra le monete più “comuni” da 20 centesimi di lira spiccano quelle realizzate negli anni immediatamente successivi alla Prima Guerra mondiale dal 1918 al 1920, conosciute come Ottagono per la forma ottagonale che circonda il valore della moneta, mentre l’altro lato è contraddistinto da uno scudo sabaudo, simbolo di casa Savoia. Una particolarità che contraddistingue le monete coniate nel 1918 e 1919 riguarda la struttura stessa: queste emissioni furono utilizzate per “ricoprire” i vecchi nichelini e presentano un contorno rigato, discorso diverso per gli esemplari del 1920 che hanno un bordo liscio: questi sono i più interessanti e possono far guadagnare fino a 500 euro per singolo esemplare.

20 centesimi

Decisamente più antica e “remunerativa” la moneta da 20 centesimi del 1863, riconoscibile dall’effige di Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia, presente su uno dei lati della moneta.

Realizzata nel 1863 e nel 1867, gli esemplari più interessanti appartengono a quest’ultima annata, potendo valere dai 50 ai 1000 euro, se in condizioni assolutamente perfette. Alcuni rarissimi esemplari coniati nel 1863 che presentano il simbolo della zecca BN capovolto: questo dettaglio, frutto di un vero e proprio errore di conio, rende questi esemplari quasi introvabili estremamente renumerativi, visto che il valore è di svariate migliaia di euro.

Si parte da 2500 euro per una moneta in buone condizioni fino a 15.000 per un esemplare in condizioni Fior di Conio, che non presenta alcun difetto di usura.

centesimi di lira

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