Quando si legge o si sente la nomenclatura Agenzia delle Entrate il pensiero va immediatamente alle tasse, o meglio alla pressione fiscale. Questo ente, sviluppato alla fine del secolo scorso è gestito dallo stato e si occupa di garantire gli obblighi fiscali dei contrubuenti ma è anche adibita alla gestione del catasto ma non solo.
Agenzia delle Entrate, novità sorprendente: ecco cosa sta succedendo
Dalle prime settimane del 2022 infatti l’Agenzia delle Entrate ha assunto un ruolo importante anche per l’applicazione del Super Green Pass per ogni tipologia di cittadino (lavoratore e non) che non abbia effettuato almeno una dose del vaccino anti Covid 19. E’ proprio questo ente ad aver comunicato di aver ricevuto dal Ministero della Salute le prime quantità di codici fiscali (circa 600 mila, mentre la platea di over 50 non vaccinati sono quasi 1,4 milioni) di persone che dovranno essere opportunamente sanzionate di 100 euro, forma di “multa” che sarà erogata una tantum, ossia una volta sola.
La decisione, di fatto già ufficiale da partire dallo scorso febbraio, è stata ratificata nell’ultimo DPCM dello scorso 4 marzo, e come recita la gazzetta ufficiale chi non ha il Super Green Pass è considerato assente ingiustificato fino a che non presentano la certificazione o comunque fino al 15 giugno 2022, giorno si scadenza della legge sull’obbligo. Per loro non sono previste conseguenze disciplinari e resta appunto il diritto alla conservazione del posto di lavoro. All’assente ingiustificato però “non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati”.
In buona sostanza ciò significa non previsto il licenziamento ma non viene retribuito alcun tipo di stipendio. L’obbligo vaccinale è stato portato fino al prossimo 15 giugno, anche se come dichiarato dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa nelle prossime settimane il governo potrebbe rendere meno “stringenti” le misure relative, permettendo anche a chi è dotato di Green Pass “base” di poter andare al lavoro.
