La sterlina d’oro è anche nota in patria con il nome di sovrana (sovereign) a causa della raffigurazione del re o della regina di turno su uno dei due lati. Questa forma di monetazione dal punto di vista storico rappresenta anche la prima moneta da 1 sterlina, anche se le prime sovrane non recavano il valore nominale.
Si tratta di monete utilizzate sopratutto come investimento, ed hanno alle spalle una storia lunga ed interessante dal punto di vista storico: furono coniate la prima volta sotto il regno di Enrico VII, e le prime sovrane avevano una “purezza” di 23 carati (pari a 96 % di oro puro), valore che fu successivamente portato al tutt’ora utilizzato formato da 22 carati, conosciuto anche come crown gold, utilizzato ancora oggi. La produzione di queste moneta fu sospesa all’inizio del 17° secolo ma fu successivamente ripristinata ed incentivata sopratutto durante e dopo le guerre napoleoniche.
Le sovrane sono state coniate in ottime quantità fino a primo conflitto mondiale, fino all’uscita da parte del Regno Unito dal sistema aureo nel 1932. Dopo l’incoronazione di Elisabetta II tuttavia la Corona riprese la produzione di queste emissioni, oggi coniate presso la zecca reale, anche per contrastare un importante numero di falsi che iniziò a diffondersi in varie parti del mondo, Italia inclusa.
Quanto vale oggi una sterlina d’oro? Ecco la risposta che sconvolge tutti
Sono sterline a tutti gli effetti e quindi sono dotate di valore legale, anche se vengono utilizzate come investimento, essendo totalmente esenti da IVA e più pratiche da trasportare rispetto ai lingotti. Le monete con Elisabetta II hanno un valore che si aggira dai 350 ai 750 euro, mentre possono valere molto di più alcuni esemplari specifici, più rari di altri come quella datata 1917, riconoscibile per il profilo di Re Giorgio V. Il prezzo al dettaglio non è inferiore ai 6000 euro per un esemplare in buone condizioni ma questo può addirittura raddoppiare se non presenta alcuna forma di usura.
