Da millenni l’oro fa parte della cultura umana in modo assolutamente univoco dal contesto ambientale e storico, grazie a delle proprietà che anche oggi sono molto apprezzate, anche in contesti “nuovi”. E’ considerato ancora oggi infatti uno dei metalli più importanti e duttili presenti in natura, praticamente inattaccabile, dotato di grande flessibilità oltre a doti di lucentezza.
Anche la replicabilità, praticamente impossibile ancora oggi (se non attraverso un processo estremaemente complesso e costoso), assieme alla rarità, sono fattori che hanno contribuito a tenere vivo il “mito” dell’oro, che con tutta probabilità è stato il primo metallo “grezzo” scoperto, e quasi immediatamente apprezzato.
Le prime monete di valore erano fatte d’oro, così come ogni tipo di oggetto o monile atto a simboleggiare ricchezza, essendo un metallo indissolubilmente legato alla ricchezza, anche se oggi non è più raro come un tempo.
Oro usato: incredibile, ecco quanto vale oggi
Nel corso degli ultimi secoli nuove tecniche di scavo e fusione hanno contribuito a “normalizzare” la quantità di oro al mondo, permettendo così di sfruttare le eccellenti capacità pratiche e conduttive nell’ingegneria di precisione, in odontoriatria ed in campi simili.
Resta indispensabile per le economie sotto forma di bene rifugio, sia da parte dei governi, sia da quello dei privati. Se la maggior parte delle nazioni possiede un certo quantitativo di oro, solitamente in lingotti a 24 carati (quindi al 99,9 % della purezza), l’oro usato risulta essere a 18 carati, presentando quindi una purezza minore ma comunque elevata, pari al 75 %, che rappresenta la quasi totalità dell’oro utilizzato in gioielleria.
L’unione con altri metalli è indispensabile, dato che allo stato puro l’oro è eccessivamente duttile per essere lavorato.
L’oro “usato”, quindi quello a 18 carati oggi è valutato 44.53 € al grammo, pari a 1,787.82 € l’oncia, l’unità di misura più utilizzata al mondo per pesare la maggior parte dei metalli e pietre preziose.