Pensione, shock per tutti: ecco chi prenderà più soldi da Aprile

Il primo mese del secondo trimestre del 2022 porterà qualche novità anche per i pensionati, indifferentemente dalla tipologia: la più evidente risulta essere una sorta di “ritorno ai vecchi fasti” dal punto di vista del giorno dell’erogazione, dopo quasi due anni di pandemia.

Con la fine dello stato di emergenza (a scadenza 31 marzo), il governo non ha considerato congruo prorogare ulteriormente termine, e conseguentemente le pensioni non saranno più erogate la settimana precedente del mese in questione: questa scelta era stata concepita per ridurre gli assembramenti. Le pensioni di aprile invece saranno erogate come nel periodo pre pandemia, quindi dal 1° al 6 aprile, calcolando l’ordine alfabetico dettato dalla prima lettera del cognome.

Pensione, shock per tutti: ecco chi prenderà più soldi da Aprile

La rivalutazione delle pensioni è stata fissata all’1,7%. Si tratta dell’aumento annuale dovuto alla clausola di “perequazione automatica”, ossia l’adeguatamento naturale programmato di stipendi e pensioni. La rivalutazione non è la stessa per tutti, ma è pari al:

  • 100% dell’inflazione per le pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo (pari per il 2022 ad euro 523,83);
  • 90% dell’inflazione, per le pensioni comprese tra quattro e cinque volte il trattamento minimo;
  • 75% dell’inflazione per le pensioni oltre cinque volte il trattamento minimo.

Il calcolo della rivalutazione era stato di un aumento del 1,6 % nei primi tre mesi dell’anno.

Inoltre grazie alla riduzione delle aliquote Irpef, le pensioni sono tutte leggermente più alte (è stato calcolato un aumento medio di poco più di 200 euro, ma avvantaggia sopratutto le pensioni medio-alte: chi percepisce 15mila e 30mila euro annui avranno un incremento medio di 167 euro (calcolando su base annua), quelli tra 30mila e 50mila euro è previsto l’aumento di 308 euro annui, circa 25 euro al mese, chi percepisce 50mila e 70mila euro, sfioreranno i 500 euro in più all’anno (circa 41,25 euro al mese).

E’ attesa una nuova riforma delle pensioni, attualmente “congelata” a causa della situazione socio-politica.

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