Questi libretti postali valgono una fortuna: ecco quali

I libretti postali rappresentano una delle tipologie di “conservazione” del denaro avallati dallo stato italiano, attraverso la Cassa depositi e prestiti, di maggior successo nel nostro paese, anche in un contesto come quello attuale, oramai ricco di strumenti anche più evoluti per custodire i nostri risparmi. Sono così diffusi che in alcuni casi vengono “dimenticati” e possono rivelarsi inaspettatamente utili per guadagnare qualcosa.

Questi libretti postali valgono una fortuna: ecco quali

Si tratta di strumenti che hanno iniziato a diffondersi molto presto, fin dalla fine del 19° secolo: tecnicamente sono una forma “meno potente” dei libretti di risparmio e dei buoni fruttiferi e permettono operazioni di gestione del denaro, e vengono collocati per mezzo degli sportelli di Poste Italiane, ente che si occupa della gestione nonchè dell’apertura di questi strumenti. Non risultano pignorabili e non hanno costi fissi veri e propri eccezion fatta per l’imposta di bollo obbligatoria per ogni libretto/conto che presenta una giacenza media annua superiore ai 5000 euro.
Non permettono uno sviluppo di interessi realmente interessante ma sono garantiti dallo stato italiano e possono essere utilizzati per l’erogazione della pensione e dello stipendio come un conto vero e proprio.

Ogni anni Poste Italiane deve gestire un numero importante di libretti postali che non sono più movimentati da 10 anni e che presentano  un saldo pari ad almeno 100 euro. A causa dei costi, Poste Italiane decide di optare per la loro chiusura, non prima di aver segnalato ai rispettivi titolari l’imminente dismissione del libretto attraverso una comunicazione cartacea che invita loro a procedere per la movimentazione del libretto, ossia fare qualsiasi forma di operazione così da posticipare di altri 10 anni la chiusura. Se ciò non avviene entro il 21 giugno 2022, i libretti dormienti sono chiusi e il denaro associato viene spostato su un fondo Consap, come da accordi con lo stato italiano, anche se è possibile comunque chiedere i soldi indietro da questo ente.

Poste Italiane ha messo a disposizione una pagina che raggruppa tutti i libretti definibili dormienti.

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