Prelievi bloccati in tutta Italia: cosa sta succedendo? “Attenzione”

Hai saputo che ci sono prelievi bloccati in tutta Italia? Non avere la possibilità di usare il Bancomat per il prelievo del contante è uno dei timori più diffusi tra i cittadini, che fanno proprio del rapporto di fiducia una delle basi fondamentali nella relazione con le banche.

Al momento non risultano problemi tecnici che possano bloccare il pagamento, quindi se ti sei visto rifiutare una transazione ti conviene aspettare e riprovare. A volte ci sono dei malfunzionamenti temporanei dovuti a mancanza di connessione oppure ad aggiornamenti dei server. Prima di contattare il servizio clienti della tua banca, verifica il funzionamento della tua carta presso diversi negozianti col POS, oppure diversi ATM.

Prelievi bloccati: l’ultimo stop mesi fa

L’ultimo vero e proprio blocco dei pagamenti con carte e Bancomat di cui si ha notizia verificata e riconosciuta dai gestori dei servizi, è del venerdì precedente l’ultima domenica di Pasqua, diversi mesi fa. Il gruppo Nexi, che si occupa della connessione telematica di questo tipo di servizi, confermò un malfunzionamento tecnico dovuto a un problema del fornitore Ibm.

Lo stop di fatto durò soltanto mezz’ora, ma fu sufficiente a generare il caos e il timore di un blocco totale. Anche perché l’utilizzo degli ATM e dei POS è quotidiano ed è fondamentale nella gestione dell’economia. Tanto più dopo l’arrivo dell’obbligo di POS per tutti i negozianti e gli esercenti di servizi dello scorso giugno.

Cosa può cambiare: fate attenzione

Il prossimo 30 ottobre l’Antitrust sarà chiamata a pronunciarsi sulla richiesta, partita da Bancomat e varie banche, di addebitare in via diretta la commissione interbancaria agli utenti che prelevano. Oggi questa commissione, che ha un tetto massimo di 0.50 centesimi, prevede una trafila burocratica fatta di richieste tra le banche. Questa trafila porta una serie di spese che poi gli utenti finali vedono addebitarsi nei 2 euro di commissione addebitati quando prelevano da ATM presso banche diverse dalla propria.

Assieme all’addebito diretto le banche e Bancomat hanno richiesto l’aumento della commissione interbancaria fino a 1.50 euro. La sensazione è che questo, di fatto, sarà per non abbassare i costi della commissione all’utente finale, almeno non in termini talmente sensibili da rendere molto più vantaggioso il prelievo. Una modifica sensibile dei costi di commissione potrebbe infatti generare una grande modifica delle abitudini delle persone.

Altra novità potrebbe essere costituita, qualora l’Antitrust dia il via libera, dalla possibilità di prelevare contante attraverso il POS presso quegli esercenti che dispongono di un flusso rilevante di banconote: supermercati, tabaccai, benzinai.

Lascia un commento