Fare un prelievo diventerà impossibile: cosa sta succedendo?

Fare un prelievo diventerà impossibile. Cosa sta succedendo? In realtà si tratta almeno di un paio di fenomeni che si intersecano e si rincorrono, in un certo senso, e che colpiscono le nostri abitudini nella gestione del contante e dei prelievi dal Bancomat. Un primo fenomeno è ormai una tendenza riconosciuta dai dati delle associazioni bancarie, ed è la debancarizzazione del territorio.

Il secondo è un processo che si chiuderà il prossimo 31 Ottobre con la pronuncia da parte dell’Antitrust su una proposta avanzata dalle banche e da Bancomat che potrebbe cambiare definitivamente il rapporto degli utenti con i prelievi di contate dagli ATM. Capiamo meglio di cosa stiamo parlando in questo articolo.

Debancarizzazione: sempre più difficile prelevare

Il territorio italiano è al centro da diversi anni di una progressiva debancarizzazione. Questo è il fenomeno per il quale le banche chiudono le filiali ed abbandonano i territori. Costringendo spesso i propri correntisti e i cittadini in genere a fare molta strada prima di trovare un Bancomat della propria banca, ma anche uno qualsiasi. La tendenza si è ulteriormente rinforzata nel periodo della pandemia, quando diversi istituti bancari decisero di chiudere filiali inutilizzate in quel momento, per l’assenza di pubblico.

Tale tendenza potrebbe aumentare di nuovo con il rincaro delle bollette dell’energia elettrica. Sarà quasi certa una nuova valutazione della sostenibilità dei costi delle filiali, e queste potrebbero di nuovo diminuire. Esiste per altro già una banca, ING Direct, che tempo fa ha optato per la chiusura completa di tutti i propri sportelli e i propri ATM. I correntisti di Conto Arancio possono ormai operare soltanto online attraverso l’home banking. Una tendenza che di fatto rende più difficile il prelievo bancomat e l’uso dei contanti.

Cosa sta succedendo alla commissione interbancaria?

Il prossimo 31 Ottobre l’Antitrust deciderà sull’ipotesi dell’addebito diretto al cliente della commissione interbancaria. Questa oggi viene richiesta dalla banca che elargisce il denaro dal proprio ATM a quella del correntista che ne usufruisce. Le spese di questa pratica ricadono sul correntista che si ritrova oggi a pagare circa 2 Euro per un prelievo presso banca differente dalla propria. Il limite del prezzo della commissione oggi è però di 0.50 centesimi, gli altri 1.50 sono i costi di gestione che la banca fa ricadere sul proprio cliente.

L’addebito diretto consentirebbe di annullare la pratica interbancaria, ma d’altra parte le banche hanno richiesto un aumento della commissione massima da 0.50 centesimi a 1.50 centesimi di Euro. Questo potrebbe voler dire sostanziale stabilità del prezzo di un prelievo, se non addirittura aumento dello stesso. Converrà ancora prelevare a questi prezzi? Potrebbe derivarne una vera e propria volontà dei consumatori di non usare la stessa quantità di contante usata finora, anche se le tendenze al momento sono costanti.

bancomat ufficiale

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