E’ indiscutibilmente il tema legato alla bolletta, in particolare di Luce e Gas a tenere testa dal punto di vista delle notizie più in voga da qualche mese a questa parte, in particolare si fa riferimento a quelle del Gas, a causa di due fattori chiave.
Il primo è legato all’inevitabilmente alla maggior richiesta di questa risorsa indispensabile nei mesi più rigidi, il secondo è strettamente collegato al fattore della maggior richiesta di mercato di questa risorsa (il gas naturale), anche in virtù della minore disponibilità a larghi tratti.
Bolletta Gas, riduzioni del 13% ma c’è una brutta notizia
La bolletta del gas quindi è divenuta di importanza politica oltre che pratica molto importante nella parte centrale del 2022, in proiezione dell’annata “fredda”: i prezzi del mercato sono quadruplicati proprio in agosto con una valutazione di poco superiore a 330 euro al megawatt/ora, contro la valutazione attuale, di poco superiore a 110.
Il governo Draghi ha dovuto sviluppare diverse manovre per limitare in modo importante gli aumenti così da non renderli insostenbili per la fascia di cittadini dal reddito medio-basso. Secondo Arera, il principale ente predisposto al calcolo ed alla gestione dei consumi energetici le bollette sono destinate a salire di circa il 20-25% fra novembre e gennaio, per poi ritornare su valori non dissimili da quelli attuali per il 2023.
L’Italia, come molti altri paesi sta infatti attraversando una fase meno problematica dal punto di vista del prezzo del gas, che è ritornato come accennato su valori accettabili seppur più alti rispetto al passato, da qui la riduzione di quasi il 13 % (precisamente si tratta del 12,9 %). La sensibile normalizzazione politica, unita ad una minore dipendenza da parte di paesi come la Russia porta inevitabilmente ad un minore esborso dei cittadini per il gas, anche se la fine del Bonus Bollette, che è “scaduto” proprio in ottobre è probabilmente uno dei fattori che ha portato ad un incremento come accennato.
