L’Italia si è rivelato una delle nazioni in maggiori difficoltà economiche in questo 2022 costellato da numerose problematiche inerenti all’inflazione ed al caro prezzi, ecco perchè l’esecutivo Draghi, in particolare difficoltà nel costrastare l’accumulo di questi fenomeni, si è dovuto adeguare ed ha fortemente fatto uso di tantissime forme di agevolazione e bonus vari, come il Bonus 200 euro, una forma “rinnovata” del Bonus 150 euro.
Bonus 200 euro a partire dal 2 Dicembre: ecco chi può richiederlo
Si tratta di una forma di bonus economico, erogato in contanti una tantum (ossia una singola volta) per fronteggiare il caro prezzi e l’inflazione che ha raggiunto livelli non registrati negli ultimi anni. Una forma di agevolazione che molte categorie hanno ricevuto in “automatico”, come buona parte dei pensionati e dei lavoratori dipendenti, direttamente in busta paga, a partire dall’estate, come evidenziato dalla circolare messa a disposizone dall’INPS.
I principali requisiti sono coloro che possono dimostare di aver percepito un reddito complessivo lordo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021 ed è stato “dedicato” a molte categorie come i dipendenti, i titolari di Naspi, Dis-Coll, i lavoratori domestici; co.co.co., dottoranti e assegnisti di ricerca; i lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti con 50 giornate di lavoro nel 2021, così come per i lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo (Fpls) con 50 contributi giornalieri lavoratori autonomi occasionali privi di partita Iva, gli incaricati di vendite a domicilio, i lavoratori autonomi e i liberi professionisti, oltre ai percettori del reddito di cittadinanza. Lo percepiranno anche i lavoratori in mobilità in deroga, che ne abbiano usufruito a giugno 2022, nonchè per i supplenti al 30 giugno, compreso l’organico Covid dell’anno scolastico 2021/22.
Gran parte di queste categorie lo hanno già ricevuto, ma data la mole delle pratiche (categorie come i liberi professionisti infatti devono aver presentato la domanda), molti lo avranno a disposizione proprio da dicembre, come i titolari di partite IVA, i dottorandi, coloro che beneficiano di un’indennità di disoccupazione, e simili.
E’ probabile che tutte le domande accolte possano venire saldate entro gennaio 2023.
