Se ti arrivano queste bollette non pagarle mai: ecco il motivo

Per la quasi totalità dei cittadini il 2022 sarà indiscutibilmente legato ad alcuni fattori negativi come la guerra in Ucraina, l’inflazione sempre più alta e le bollettte sempre più salate, tutti fattori che non sono assolutamente slegati tra di loro. Infatti a determinare il  caro bollette risultano essere molti elementi che in maniera diversa ma “parallela” hanno portato ad una condizione socio politica in profondo cambiamento. Le bollette continueranno ad essere un fattore, anche perchè, in linea di massima costituiscono degli obblighi veri e propri.

Se ti arrivano queste bollette non pagarle mai: ecco il motivo

Tuttavia anche le fatture energetiche in questione non sono infallibili, e sono determinate da vari cavilli che non tutti conoscono fino in fondo. Anche a seguito di numerosi raggiri, e politiche poco trasparenti, le bollette generate dall’inizio del “mercato libero” sono sensibilmente diverse e più chiare (nella maggior parte dei casi) rispetto a quelle passate.

Le bollette infatti possono essere, almeno nei limiti, contestate ed in alcuni casi non pagate.

Va ad esempio verificata sempre la lettura, riportata obbligatoriamente sulla fattura (cartacea o digitale) che deve essere sempre effettiva e non basata su stima, ma più di ogni altra cosa è necessario attenzionare la data di emissione  delle bollette accumulate, in quanto se scatta la prescrizione, il fornitore non può concretamente dal punto di vista legale, obbligare il pagamento.

Tutte le forniture infatti presentano di default la prescrizione, quindi se passa un determinato periodo di tempo, durante il quale non ti viene recapitato alcun avviso, il fornitore non può più chiedere il versamento di quell’importo.

La prescrizione cambia a seconda dal periodo di emissione nella durata, che può essere da 5 a 2 anni, nel caso delle bollette della luce fino 2 marzo 2018, la prescrizione resta di 5 anni, quelle del gas hanno una prescrizione che si applica dal 1° gennaio 2019, quelle dell’acqua dal 1° gennaio 2020, sempre da 5 a 2 anni.

Quindi tutte le fatture che sono state emesse dopo queste date hanno una prescrizione di 2 anni, e che salvo avvisi “durante” il periodo intercorso, sono cadute in prescrizione.

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