Se trovi questa moneta con errore di conio sei ricco: FOTO

Spesso la numismatica è “confusa” con l’atto del collezionismo in quanto tale, in quato sono entrambi comparti che riguardano direttamente il contesto dell monete delle banconote, anchee se la numismatica è lo studio storico scientifico delle stesse. Tra le varietà più ricercate spiccano gli errori di conio.

Se trovi questa moneta con errore di conio sei ricco: FOTO

L’errore di conio è, come intuibile dalla definizione stessa, una forma di “sbaglio” concepito direttamente durante la coniatura, che porta un numero, tendenzialmente non così elevato di alcuni esemplari ad avere un aspetto diverso. Sono considerabili errori di conio piccole ma anche grandi differenze, che possono rendere addirittura una moneta non utilizzabile, ma nei casi più frequenti si tratta di piccoli dettagli che spesso ad una prima occhiata non sono neanch così distinguibili.

Rappresentano spesso un fattore in ambito numismatico perchè spesso vi è alla base una storia vera e propria. L’errore di conio non è considerabile tale quando riguarda un emissione fin dal “concepimento” (non è quindi considerabile tale la famosa 500 lire Caravelle Sbagliate), quanto piuttosto quando la “svista” si palesa in almeno una moneta fisica.

Non necessariamente un errore di conio corrisponde ad un valore elevato: questo accade solo quando viene comunicata la quantità più o meno precisa di esemplari “sbagliati”.

E’ quindi il caso della moneta da 1 centesimo “sbagliato”, chiamato anche Centesimo Mole Antonlliana. Si tratta di un raro esemplare di emissione del 2002 realizzato in Italia che ritrae su uno dei lati la raffigurazione della Mole Antonelliana di Torino invece di Castel Del Monte, raffigurazione “base” della moneta da 2 centesimi.

Nel 2002 il più classico degli errori di conio ha portato a diverse migliaia di esemplari di questo tipo, ma solo un centinaio è “sopravvissuto”.

Oggi un esemplare di questo tipo vale dai 2000 ai 3500 euro, ma alcuni “pezzi” sono stati venduti all’asta anche per valutazioni superiori ai 6000 euro. Un vero “pezzo raro”.

due centesimi sbagliati