Il contesto social ha indiscutibilmente aumentato il flusso di notizie in tutto il paese, che ha portato ad una comprensione seensibilmente maggiore delle notiziema anche ad un pericolo fake news e “isterie” vere e proprie, in modo particolare legato a tematiche considerate comuni come l’uso del Bancomat e dei contanti.
Allerta bancomat scattata in tutta Italia: cosa sta succedendo?
Questi due temi in particolare, considerati “opposti” ma anche complementari, da tempo hanno “spaccato” le opinioni, tra chi già si è adattato all’uso di denaro elettronico e considera i contanti come “parte dele passato” e chi invece in modo più tradizionale, considera la moneta fisica insostituibile, anche legando questa idea ad un concetto di libertà di scelta personale.
E’ effettivamente vero che da oramai molti anni, almeno due decadi la tendenza comune è quella di digitalizzare il più possibile le transazioni monetarie, rendendole sicuramente più gestibili, trasparenti e controllabili, cosa possibile in tempi recenti anche sfruttando le carte prepagate, gli smartphone ed un compendio ricco di altri dispositivi.
Il Bancomat, inteso come “azione” pratica che mette a disposizione contanti attraverso un terminale (noto tecnicamente come ATM), è infatti in diminuizione, considerabile “meno utile” rispetto al passato, e non a caso, diverse centinaia di questi sportelli, così come le intere filiali bancarie, stanno scomparendo o comunque riducendosi nei numeri, ed anche banche molto famose come quellee del Gruppo ING (come Conto Arancio) ma anche gruppi italiani come Banco BPM hanno optato da tempo per una politica cashless, ossia senza contanti.
Tuttavia è impossibile immaginare almeno nel prossimo decennio, una assenza effettiva degli ATM che saranno sicuramente ulteriormente ridotti nelle quantità ma che continueranno a costituire una certezza.
Nell’immediato permangono i limiti “generali” portati dall’UIF ossia Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia, l’entità dello stato che regolarizza i controlli legati al riciclaggio di denaro, controlli che “scattano” solo a fronte di importi mensili prelevati superiori a 10 mila euro.
