Il salmone affumicato è cotto? Incredibile, ecco la risposta

Il pesce è un alimento molto spesso mangiato crudo e uno dei pesci che più frequentemente viene consumato in questo modo è il salmone, che sia esso fresco o affumicato. Mangiare pesce crudo però può causare diversi problemi, poiché spesso questi animali celano al loro interno dei batteri potenzialmente pericolosissimi per l’umo e che possono causare intossicazioni alimentari. Tutto il pesce andrebbe mangiato fresco, perché in tal modo si tengono inalterate tutte le sostanze nutritive di cui è composto. Tuttavia, questioni di praticità, si vanno sempre più diffondendo le confezioni sigillate di pesce affumicato come tonno, sgombro, sardine ma anche salmone. Proprio per questo motivo, molti si chiedono se il salmone affumicato sia crudo o cotto. All’interno di questo articolo risponderemo a questa e altre domande sul salmone.

Proprietà benefiche del salmone

Il salmone fresco è ricco di proprietà benefiche. E’ un’ottima fonte di proteine ed è ricco di minerali importanti come magnesio e selenio e vitamine del gruppo B e D. Il salmone affumicato, è anche ricco di acido docosaesaeonico e acido eicosapentaenoico oltre agli omega 3. Queste sostanze sono importanti per il corretto funzionamento del nostro organismo. I minerali e le vitamine aiutano il sistema nervoso e quello muscolo-scheletrico mentre gli omega 3 e gli altri acidi sostengono la funzione renale e sono fondamentali per lo sviluppo e la crescita del cervello oltre a regolarizzare la pressione sanguigna e a diminuire gli stati infiammatori. Il salmone, in particolare quello affumicato, come abbiamo visto è ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo. Tuttavia, a causa del processo di affumicatura, questo pesce presenta un elevato contenuto di sodio che supera il valore giornaliero consigliato.

Il salmone affumicato è cotto?

Tutti noi ormai siamo abituati a comprare diversi cibi già preconfezionati, per cui, spesso non ci domandiamo se un cibo vada cotto o meno prima del suo consumo. Capita spesso con diversi insaccati o pesci lavorati e poi confezionati come il salmone affumicato che è spesso venduto affettato in confezioni trasparenti e da l’impressione che si tratti di pesce già cotto e pronto da mangiare. Inoltre il processo per affumicarlo avviene in due maniere differenti: a freddo e a caldo. Il primo metodo consiste nel mettere il salmone fresco in un contenere di legno, ricoprirlo di sale e affumicarlo per circa dodici ore ad una temperatura di 20°. Nel secondo metodo, invece, i filetti di salmone, dopo essere stati messi sotto sale, vengono affumicati per venti minuti a 120° e poi per tre ore ad 80°. Questo secondo metodo è meno utilizzato per cui si può affermare che il salmone affumicato è crudo e ciò lo rende potenzialmente rischioso per la nostra salute, poiché potrebbe contenere batteri pericolosi come la listeria. Questo batterio, tuttavia, non sopravvive con il calore per cui per sconfiggerlo, basta cuocere il salmone ad una temperatura di almeno 70°. Se siete amanti del salmone affumicato, consumatelo pure liberamente, ma fatelo solo dopo averlo cotto, in modo da essere sicuri di non incorrere in una grave intossicazione alimentare.

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