La pandemia vista dai satelliti di Europa, Usa e Giappone

A seguito della pandemia di coronavirus osserviamo tutto da un’altra prospettiva quella ripresa dai satelliti di Europa, USA e Giappone.

Ovviamente questi satelliti sono attivi per monitorare gli effetti su ambiente ed economia.
Il calo dell’inquinamento sulla pianura padana, Le luci dell’ospedale di San Francisco che si accendono mentre la metropoli entra nel pieno del lockdown, le produzioni agricole minate dal mancato spostamento dei braccianti stagionali, tutto questo ripreso dalla piattaforma interattiva di osservazione della terra.
Le conseguenze globali della pandemia sono state fotografate in altissima definizione dai satelliti, una nuova piattaforma interattiva nata dalla collaborazione tra l’agenzia spaziale Europea, quella statunitense Nasa la giapponese Jaxa.

Questa piattaforma, presentato on-line in una teleconferenza congiunta, fornisce un’ampia varietà di indicatori ambientali sempre aggiornati, accessibili a tutti sarà fondamentale per future decisioni politiche.

Un esempio è stato quello della presidente della commissione europea Ursula von der leyen ha usato i satelliti per monitorare il traffico lungo i confini nazionali dopo che alcuni paesi avevano imposto il lockdown.
Dai dati si è subito visto quanto erano lunghe le code di auto e camion, e questo hanno aiutato i decisori politici a introdurre la Green lane, per cosa dire il passaggio di cariche importanti come i rifornimenti sanitari.
Oltre al traffico automobilistico la mappa fornisce anche molte altre preziose informazioni, come la variazione del tempo dei gas serra, della clorofilla è dei materiali galleggianti come nella laguna di Venezia.
I dati sono costantemente forniti dai satelliti del programma europeo copernicus.
il covid 19 rappresenta il primo trampolino di lancio per provare questo strumento, in futuro potrebbe essere esteso per che all’orizzonte si profilano molti altri scenari che richiedono azioni concrete a livello globale.

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