Facebook rischia fino a 500 miliardi di multa, è accusata di raccolta indebita di dati biometrici.

E cosa sto dei social è accusato di aver raccolto tramite Instagram i dati facciali di più di 100 milioni di utenti senza avvisarli. Adesso l’azienda potrebbe rischiare di dover risarcire ciascun utente protetto dalle leggi locali con un massimo di 5000 dollari, ma la vicenda potrebbe concludersi anche con un patteggiamento. Se così non fosse l’azienda potrebbe essere costretta a sborsare un totale di 500 miliardi di dollari.

È accaduto negli Stati Uniti dove l’azienda si trova con volta in un’azione legale che l’accusa di aver raccolto è sfruttato dati biometrici di più di 100 milioni di iscritti al social.

Il gruppo viene accusato di aver utilizzato indebitamente i sciolgo ritmi di riconoscimento fagioli per identificare i volti presenti all’interno delle foto caricate su Instagram.  Questa pratica serve a potenziare i servizi offerti dal gruppo degli utenti vengono messi al corrente di tutto ciò all’interno del servizio che vanno accettate obbligatoriamente per la creazione del proprio account.

Il problema viene fatto notare dai querelanti, la notifica risale solo a quest’anno , e che comunque gli algoritmi del gruppo scansionano e analizzano anche i soggetti che non sono iscritti alle piattaforme senza che questi ultimi possano avere nulla da dire in merito.

Le leggi dei servizi on-line che vigono negli Stati Uniti sono rigide come quelle europee ma non lo stato dell’ Illinois vige una norma ad hoc denominata biometric information privacy act varata nel 2008. E su questa legge si basa l’impianto accusatorio dei querelanti eguali allora colto le informazioni secondo i quali Facebook violato la privacy di 100 milioni di cittadini. 

Adesso i risarcimenti partono da 1000 dollari  per cittadino coinvolto ma possono salire fino a 5000 dollari a testa nel caso venisse riconosciuto che l’azienda ha agito in modo intenzionale.

Attualmente la vicenda è agli inizi e l’azienda non ha ancora lasciato nessuna dichiarazione in merito, più probabile invece che le parti in causa arrivino ad un accordo come è successo appena un mese fa in un procedimento simile.

 

 

 

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