Vecchie 500 Lire: se hai una di queste diventi ricco

La moneta da 500 lire, coniata a partire dalla seconda metà del 900, è tra le monete più riconoscibili e famose in assoluto della vecchia valuta italiana. Gran parte di noi non può che provare nostalgia nel rivedere la nota moneta bimetallica, ossia quella più diffusa, realizzata a partire dagli anni 80 fino ai primi del 2000, ossia quando è iniziato il processo per il passaggio all’Euro.

500 lire Caravelle

Tuttavia le prime versioni delle 500 lire sono quelle realizzate in argento, nella fattispecie coniate dalla Zecca dal 1958 fino al 1967, in tre modelli, “Caravelle”, “Unità d’Italia” e “Dante”.
La Caravelle, così chiamata per una caravella raffigurata su una delle due superfici, è ovviamente realizzata in argento ed oggi a seconda delle condizioni può valere dai 5 euro fino a 20 se in eccellente stato, mentre se Fior di Conio la valutazione sale fino ai 40 euro.
Nel 1957 furono coniate 1004 esemplari di questa moneta con le “vele al contrario”, ossia rivolte verso sinistra anzichè verso destra: queste sono le più rare e ricercate dai collezionisti anche perchè mai entrate effettivamente in circolazione. Queste, che oltre alle vele al contrario (in realtà è una sorta di variante grafica, le caravelle stanno andando di bolina come si dice in gergo, ossia veleggiano controvento) recano la scritta PROVA in basso a sinistra, hanno una valutazione decisamente alta, che da 3000 euro può raggiungerne oltre 1000 €.

Altre 500 rare

In occasione dei 100 anni dell’Unità d’Italia nel 1961 la Zecca realizzò alternativamente a quelle già citate delle 500 lire proprio dedicati al centenario. La Zecca ha prodotto 27 milioni di pezzi fino al 1963, ad oggi un esemplare Fior di Conio vale fino a 18-20 euro, mentre in eccellenti condizioni non supera la decina di euro.

Nel 1965 furono prodotte delle altre 500 lire, specificatamente in quell’anno, per omaggiare il sommo poeta Dante Alighieri, realizzata in 5.000.000 esemplari. Queste non superano i 10 euro se in Fior di Conio, ma le versioni di Prova (recante proprio la scritta sulla moneta), realizzata per i dipendenti della Zecca e quindi in pochi esemplari.
Per questo motivo la valutazione di questi esemplari raggiunge i 4000 euro.

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