“Disattiva subito il tuo bancomat Contactless!”: pazzesco, ecco il motivo

Con il termine Bancomat spesso si fa riferimento in maniera generica a qualsiasi forma di pagamento/operazione effettuabile con una tessera magnetica, probabilmente perchè il Bancomat ha rappresentato una delle prime forme di denaro elettronico.

Carte e bancomat stanno diffondendosi anche presso le categorie di cittadini un tempo “a digiuno” di transazioni telematiche, sopratutto grazie all’avvento delle carte prepagate, strumenti che condividono più di qualcosa con i Bancomat e con le carte di credito, sopratutto dal punto di vista tecnologico.

“Disattiva subito il tuo bancomat Contactless!”: pazzesco, ecco il motivo

Tecnologie sempre più complesse hanno “contaminato” anche le tessere, che oltre alla banda magnetica hanno “guadagnato” il chip per la comunicazione con i POS di pagamento e ancora più di recente un sensore contactless, vale a dire un supporto tecnologico che permette il trasferimento di dati senza un vero e proprio “contatto fisico”.

Come quasi ogni nuova tecnologia, ad ogni nuova peculiarità, viene esposta una problematica, visto che mancata necessità di inserire un PIN per le piccole transazioni può provocare transazioni di denaro inaspettate, e ciò ha alimentato il pericolo “furto”: anche se esiste un limite massimo di 25 o 50 euro spendibile attraverso il sistema contactless, ma un malintenzionato munito di  POS “portatile” può avvicinare ripetutamente il dispositivo in prossimità di una carta con contactless attivato.

Il consiglio è quello di disattivare questa tecnologia oppure utilizzare portafogli e portatessere dotati della tecnologia RFID, che non permette il passaggio di informazioni.

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