Nel mondo della finanza globale, sono relativamente poche le valute monetarie dotate di una rilevanza particolare nell’ottica degli scambi commerciali e degli investimenti: la sterlina, valuta del Regno Unito, mantiene da secoli questo status di estrema importanza, che ha mantenuto anche durante il lungo periodo nell’Unione Europea, dalla quale è uscito ufficialmente il 31 gennaio 2020, dopo il referendum datato 2016.
Importanza economica
La sterlina, assieme all’euro e al dollaro statunitense rappresenta una delle valute più significative, importanza che è ancora più evidente in contesti di crisi come quello attuale: l’Europa e gli Stati Uniti stanno effettuando anche dal punto di vista economico una vera e propria “stretta” nei confronti della Russia e ciò si traduce in cambi di valore nei tassi di cambio.
Fattori come l’inflazione, la stabilità economica, ma anche i rapporti economici e diplomatici tra le varie nazioni influenzano il modo significativo il tasso di cambio tra due valute, come ad esempio quello tra euro e sterlina, una sorta di confronto delle economie delle due entità: : un valore pari a 0.90 significa che un Euro è scambiato per 0.90 Sterline. Se il cambio passa da 0.90 a 0.95 significa che occorrono meno euro per acquistare l’equivalente di un bene della sterlina, risultando quinti vantaggioso per i membri dell’Unione, mentre se questo si abbassa è la sterlina a godere di maggior “forza economica”.
Quanto vale oggi la sterlina? La risposta lascia tutti senza parole
Dopo l’uscita dall’Unione Europea, il Regno Unito la sterlina ha subito una naturale e anche prevedibile flessione, a fronte delle modifiche che sono state rese necessarie con l’Unione Europea, che resta uno dei partner commerciali di riferimento per le isole.
Ad oggi 1 sterlina britannica “vale” 1,18 euro, pari a 1,31 dollari statunitense, mentre un euro vale 0,85 sterline. Il trend non sembra essere eccessivamente “punitivo” per ambo le valute, attualmente in fase organizzativa per contrastare anche le problematiche energetiche.