Quando si pensa a qualche forma di “metallo prezioso” viene in mente quasi istintivamente l’oro, e solo dopo altre forme come l’argento, il platino, ecc. Questo perchè a livello culturale è proprio l’elemento chimico numero 79, classificato come metallo nobile, molto probabilmente quello ad aver avuto un’influenza maggiore nella storia umana. Le proprietà dell’oro infatti sono tuttora apprezzatissime e praticamente uniche: si tratta del metallo più malleabile in natura, uno dei più facili da lavorare, ed ha un grado di resistenza agli elementi estremamente alta. Risulta essere impossibile da replicare con efficacia ed è sopratutto per questo motivo che ha avuto da subito un ruolo importante nell’ambito dell’economia, ma anche nella gioielleria, così come nel commercio. Quanto vale l’oro usato oggi, ed a quale tipologia di metallo si fa riferimento con questo termine?
Quanto vale l’oro usato oggi? La risposta lascia senza parole
Per “oro usato” si definisce solitamente quello recuperabile attraverso oggetti precedentemente sviluppati in qualche forma di lega d’oro. Trattandosi di un elemento eccessivamente malleabile e duttile per essere lavorato allo stato puro, fin dall’antichità gli esseri umani hanno imparato molto presto a “legarlo” ad altri metalli così da aumentare la resistenza alla lavorazione.
La purezza dell’oro è solitamente calcolata in un sistema definito caratura, un’unità di misura che calcola la presenza del metallo in una scala ventiquattresimi, dove il valore massimo, equivalente a 24⁄24 di oro nel gioiello o nella moneta, è di 24 carati, che equivale all’oro 999/000. Logicamente, maggiore è la quantità di oro, più alto sarà il valore dell’oggetto. Solitamente con il termine di oro usato si fa riferimento a quello a 18 carati, ossia la variante che contiene 750 parti di oro puro su 1000. E’ molto diffusa perchè si tratta dell’oro utilizzato in gioielleria, e come tutte le altre gradazioni d’oro subisce le influenze dei mercati e della finanza: oggi l’oro usato vale 45.54 € al grammo.
