Pensione anticipata, ultime novità sull’opzione donna: “pazzesco”

Andare in pensione risulta essere tendenzialmente sempre più complesso con il passare degli anni. Questo perchè il nostro paese può si vantare un’aspettativa di vita tra le più longeve in assoluto, ma questo tende a ripercuotersi anche sul sistema pensionistico, che da anni manifesta molte problematiche di non facile soluzione. Questo perchè il contesto sociale, che è in continuo cambiamento, deve per forza di cose “scontrarsi” con un paese che è in forte decrescita.

Ciò spiega, almeno in parte le difficoltà che, sopratutto per quanto riguarda categorie specifiche, manifestano nel processo di “uscita” dal mondo del lavoro. Tra le forme di pensionamento anticipato considerate tra le più importanti spicca “Opzione Donna”, sviluppata alcuni anni fa e che permette alle lavoratrici, dipendenti ed autonome, di andare in pensione molto prima rispetto all’età pensionabile. Quale futuro per Opzione Donna?

Pensione anticipata, ultime novità sull’opzione donna: “pazzesco”

Si tratta di una misura ancora considerabile “sperimentale”, istituita dal governo Conte II  dall’articolo 16 del DL 28 gennaio 2019 n. 4, e confermata anche dall’attuale governo Draghi per tutto il 2022. Nel 2023 è prevista una importante riforma delle pensioni, e non è ancora chiaro se Opzione donna sarà confermata, dietro opportune modifiche oppure sarà istituita una nuova formula di pensionamento anticipato per il genere femminile.

Attualmente Opzione donna è una pensione contributiva ed è utilizzabile a fronte di età anagrafiche pari a 58 anni (per le lavoratrici dipendenti) e a 59 anni (per le lavoratrici autonome) e 35 anni di contributi.

Opzione Donna, secondo gli ultimi rumors dovrebbe essere confermata anche se probabilmente sarà alzato il tetto di età anagrafica di poco oltre i 60 anni. L’esecutivo infatti non intende  ridurre l’età minima per le pensioni anticipate al di sotto dei 60 anni, di contro sono prese in considerazioni diverse modifiche che dovrebbero rendere Opzione Donna non più un metodo di pensionamento “di prova” ma più strutturato. Saranno presi in esame elementi come il riconoscimento e valorizzazione del lavoro di cura domestico ordinario nonchè la possibilità di cumulare i contributi versati nelle diverse casse previdenziali per accedere all’istituto dell’Opzione Donna.

Pensione anticipata

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