Mangiare germogli di soia crudi fa male? Risponde la medicina

La soia è un alimento dalle incredibili proprietà benefiche per il nostro organismo. Per quanto riguarda i germogli di soia, protagonisti del nostro articolo, a meno che non si comprino precotti o cotti, è difficile capire come cuocerli, quali sono i loro tempi di cottura e soprattuto: i germogli di soia si possono mangiare crudi?

Germogli di soia: proprietà nutrizionali

Dal punto di vista nutrizionale i germogli di soia contengono un abbondante contenuto di fibre, di proteine e di essenziali sali minerali come il calcio, il fosforo e il potassio. La soia è uno dei pochi alimenti in cui il colesterolo è totalmente assente. Mangiare germogli di soia ha un’azione benefica sulle funzionalità dell’organismo a partire dal miglioramento del transito intestinale, la cui motilità è stimolata e facilitata proprio dall’apporto di fibre dei germogli di soia. I germogli di soia migliorano la funzionalità cardiaca contrastando l’insorgenza di malattie a carico dell’apparato circolatorio, inoltre, migliorano anche la velocità di diffusione dell’ossigeno, attraverso il sangue, verso il cuore. Scoperti tutti questi incredibili benefici, adesso non possiamo far di certo mancare i germogli di soia all’interno della nostra dieta.

Come cucinare la soia

Per quanto riguarda la cottura della soia o, nello specifico, dei germogli di soia, la verità è che i germogli di soia si possono senza nessun timore mangiare crudi, anzi sembrerebbe addirittura che dà crudi sprigionino tutti i loro benefici nutrizionali al massimo. Ciò non toglie che possano essere consumati anche cotti.

Possiamo consumare i nostri germogli di soia crudi come piatto unico, serviti all’interno di una ciotola capiente e conditi con il limone o con poco sale oppure oppure possono essere serviti con un filo di olio E.V.O. (extravergine di oliva). Possiamo anche preparare un’insalata e aggiungere l’olio e i germogli di soia crudi.

Nel caso in cui volessimo consumare i germogli di soia cotti, sarà necessaria una breve cottura in una pentola piena di acqua portata all’ebollizione. La soia cotta si potrà quindi utilizzare per un piatto di pasta in bianco o come accompagnamento a un contorno di verdure bollite.

La cottura della soia

La cottura della soia è un momento molto importante perchè qualora non abbiate acquistato dei germogli di soia sicuri, preparati sotto determinati standard produttivi e con certificazione di origine naturale e biologica al 100%, potreste incorrere nel pericolo della contaminazione batterica. Nei germogli di soia crudi può esserci infatti il rischio della presenza di Escherichia Coli. Si tratta di un batterio la cui incubazione è breve e la cui ingestione può dare sintomi dopo 1 fino a 3 giorni come diarrea, forti dolori addominali, vomito.

Se chi ha mangiato i germogli di soia crudi ha un debole sistema immunitario e soffre di calcoli renali, l’Escherichia Coli trova terreno fertile per risalire le vie urinarie provocando la cistite o patologie ancora più serie. Infatti, alcuni ceppi di Escherichia Coli possono provocare una grave infezione caratterizzata da sintomi come una forte diarrea con grave presenza di sangue, forti crampi addominali e gravi complicanze extra intestinali.

Con questo non vogliamo spaventarvi e dissuadervi dal mangiare i germogli di soia crudi: ricordate però, di orientare il vostro acquisto su prodotti sicuri e controllati, di origine il più possibile naturale e biologica.

 

 

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