Il basilico è una verdura? Ecco la risposta

Il basilico è una pianta erbacea annuale. Appartiene alla famiglia delle Lamiaceae e viene comunemente coltivato come pianta aromatica.

Quindi la risposta è: no, il basilico non è una verdura, ma una pianta aromatica. Data la sua importanza nella cucina italiana è però da privilegiare rispetto ad altre erbe aromatiche.

La pianta di basilico è originaria dell’India, ma viene utilizzata tipicamente nella cucina italiana e in quelle asiatiche. Le varietà di basilico coltivate sono moltissime. Infatti, sono state classificate circa 60 varietà, che si differenziano sia per l’aspetto che per l’aroma. Il basilico più conosciuto è quello Genovese dalle foglie piccole e molto profumate, utilizzato soprattuto per la preparazione del rinomato pesto alla genovese. Esistono altre varietà di basilico dalle foglie molto grandi, robuste, accartocciate alcune varietà somigliano più alla menta che al basilico standard anche dal punto di vista dell’aroma. Tuttavia, il basilico più profumato è quello dalle foglie più piccole, lisce e sottili. Molto particolare è anche il basilico rosso utilizzato sovente come guarnizione.

Il basilico viene consumato in piccole dosi, quindi non ha molta rilevanza dal punto di vista dei valori nutrizionali.

Proprietà nutrizionali del basilico

Le proprietà del basilico, invece, sono molto importanti per chi soffre di pressione alta e deve limitare il Sodio, il suo sapore intenso, infatti,  permette la riduzione delle dosi di sale da aggiungere al cibo. Di solito, una dieta arricchita da erbe aromatiche, come appunto il basilico, permette di prevenire alcune tipologie di tumori e fornisce sostanze antiossidantiche permettono di difendere le nostre cellule dall’invecchiamento. Il basilico, contiene, inoltre, delle sostanze che stimolano la salivazione e la secrezione gastrica e, di conseguenza, agevolano la digestione. In effetti, il basilico, grazie alle sue proprietà, viene impiegato anche in erboristeria per uso curativo. 

Come conservare il basilico

Tuttavia, il modo migliore per consumare il basilico è utilizzandolo fresco e aggiungendolo nel piatto all’ultimo momento. La cottura, in effetti,  ne attenua fortemente il sapore e l’odore fino a quasi annullarli. Quando il basilico viene essiccato, perde totalmente il suo sapore lasciando un lieve profumo di fieno, in tal caso lo si può pestare per rompere le cellule che contengono l’olio essenziale. In frigorifero si può conservare per pochi giorni, avvolto in uno straccio. Le foglie congelate, invece, mantengono il sapore per diversi mesi.

Di conseguenza, considerate le moltissime proprietà positive come, ad esempio, un’alta quantità di polifenoli e antiossidanti, esso non dovrebbe essere eliminato dalla propria alimentazione per paura di un eventuale effetto tossico o cancerogeno. Bisogna, invece, cercare di evitare gli eccessi nelle quantità, è consigliato mangiare basilico sia crudo che cotto, in insalata o in minestroni o come condimento per altre pietanze. E’ maggiormente indicato utilizzarlo fresco per sfruttare il suo aroma intenso che invece cambia molto se viene essiccato e/o cotto. 

Teste di moro e basilico: cosa narra la leggenda?

Si racconta che intorno all’anno 1100, periodo della dominazione araba in Sicilia, in un quartiere della città di Palermo, vivesse una bellissima fanciulla. La ragazza trascorreva le sue giornate quasi esclusivamente in casa, dedicandosi alla cura delle piante che ornavano il suo balcone. Un giorno,  un giovane moro vide la bella ragazza intenta ad annaffiare i suoi fiori, e subito se ne innamorò. Decise di volerla tutta per se e, senza indugio, entrò in casa della ragazza per dichiararle il suo amore.
La fanciulla, colpita da quell’ardito e intenso sentimento, ricambiò l’amore del giovane, ma quando seppe che questi l’avrebbe presto lasciata per tornare nelle sue terre in Oriente, dove l’attendevano moglie e i figli, approfittò della notte e lo uccise mentre giaceva addormentato. La ragazza gli tagliò la testa, e con questa fece un vaso dove piantò una pianta di basilico. Infine lo mise in bella mostra fuori nel balcone, affinché l’uomo rimanesse per sempre con lei.
Il basilico crebbe rigoglioso, grazie alle lacrime che la fanciulla vi versava giornalmente, destando però l’invidia di tutti gli abitanti del quartiere che, per non essere da meno, si fecero costruire dei vasi di terracotta a forma di testa di moro.

 

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