Scandalo Ubisoft allontanati tre dirigenti.

Ubisoft gigante dei videogiochi fondato in Francia è stato protagonista di un vero e proprio scandalo sessista.

Si tratta di una vera e propria rivolta dei dipendenti che hanno denunciato delle molestie arrivate dalle alte gerarchie che hanno quindi costretto alle dimissioni vertici di Ubisoft.

Dopo molti giorni di pressione,hanno lasciato il direttore creativo e numero 2 del gruppo Serge hascoet, responsabile degli studios canadesi, Yannisa Mallat è la direttrice della risorse umane Cécile Cornet.

Le dimissioni poi fanno seguito a un rigoroso esame che la società ha condotto in risposta alle affermazioni sulle accuse di cattiva condotta e comportamenti inappropriati, tra i suoi giochi più famosi annovera Assassin’s Creed e Tom’s Clancy, in un comunicato la Cornelia lascia la carica ma sembra restare in azienda.

Tra circa due settimane il presidente Yves Guillemot, ammesso che le molestie sessuali da parte dei vertici nel gruppo fanno emergere che Ubisoft non è stato in grado di garantire ai suoi dipendenti un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo, in un’azienda di questo livello non è accettabile.

Per tale motivo proprio lui è stato a istituire uno strumento interno per consentire ai dipendenti di denunciare in modo anonimo casi di aggressione e di molestie.

Il quotidiano liberation mi fa sapere che la metà dei casi era già noto al team delle risorse umane che però ha insabbiato gli accaduti.

Ma lo scandalo più clamoroso è quello di Hascoet in azienda fin dalla fondazione e braccio adesso di Guillemot, oltre vent’anni era il supervisore dei giochi è il garante della linea editoriale. Facile pensare che il suo potere in azienda era quasi assoluto. Ma presto sono arrivate le prime denunce di violenze sessuali che hanno portato la settimana scorsa al primo licenziamento, quello del franco-americano Tommy Francois.

A suo carico non ci sono delle accuse personali ma è lui che ha reso possibile questa cultura tossico. a completare il quadro ci sono un’altra ventina di dirigenti che sarebbero stati oggetti di indagini private commissionate importanti studi legali.

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