Pensione, chi avrà brutte sorprese il prossimo mese? “Pazzesco “

Giugno è solitamente un mese molto importante per chi percepisce una qualche forma di pensione: di recente abbiamo trattato il tema piuttosto delicato e discusso delle pensioni anticipate, e delle categorie che possono farne richiesta, ma a tenere “testa” sono anche gli importi e le novità che mensilmente possono presentarsi per alcune categorie di pensionati. Il contesto che stiamo vivendo non è tra i più semplici, considerata una pandemia quasi alle spalle ma che fa ancora sentire parecchio gli “effetti” percepiti in oltre due anni. L’importante numero di bonus erogati dagli ultimi governi ha influito anche sul sistema pensionistico: quali sono le novità per chi ha diritto alla pensione nel prossimo mese?

Pensione, chi avrà brutte sorprese il prossimo mese? “Pazzesco “

Dallo scorso mese di marzo l’erogazione delle pensioni è ritornata ad essere sviluppata sui “ritmi” pre-pandemia: durante la crisi dettata dal Covid infatti i pagamenti sono stati anticipati di circa una settimana rispetto al mese di riferimento, questo fino al termine dello stato di emergenza, che si è concluso lo scorso 31 marzo 2022.

Per il mese di giugno il “calendario” continua ad essere calcolato su più giorni di erogazione, in base all’iniziale del cognome del titolare.

  • mercoledì 1° giugno per i cognomi dalla A alla B;
  • venerdì 3 giugno per i cognomi dalla C alla D;
  • sabato 4 giugno (mattina) per i cognomi dalla E alla K;
  • lunedì 6 giugno per i cognomi dalla L alla O;
  • martedì 7 giugno per i cognomi dalla P alla R;
  • mercoledì 8 giugno per i cognomi dalla S alla Z.

Una densa percentuale di pensionati percepirà il Bonus 200, un’erogazione di denaro destinata anche ai pensionati, oltre che ad altre categorie di cittadini, come

Il Decreto Aiuti, entrato in vigore lo scorso 18 maggio, ha previsto l’erogazione del bonus 200 euro una tantum per contrastare gli effetti del caro energia e materie prime. Tra i destinatari – tra cui rientrano i lavoratori dipendenti, gli autonomi, i disoccupati, i collaboratori, i lavoratori stagionali e domestici. Anche i pensionati che hanno un reddito inferiore a 35mila euro al netto dei contributi previdenziali e assistenziali. Non c’è bisogno di presentare alcuna richiesta: l’importo una tantum viene erogato direttamente sulla pensione.

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