Allerta INPS, i soldi potrebbero non arrivare per questi lavoratori

Alla scadenza di ogni anno fiscale il governo di turno presenta la cosiddetta legge di bilancio, documento dove sono approvati i bilanci dello stato. A inizio di nuovo anno nuovo inoltre l’esecutivo riconferma dal punto di vista contrattuale tutta una serie di contratti relativi agli statali, ossia i dipendenti dello stato, che non sono “automatici” ma devono essere opportunamente modificati e passare attraverso un iter più o meno complesso prima di essere approvati, in caso di ritardo lo stato obbligatoriamente deve fornire una dose di arretrati.

Allerta INPS, i soldi potrebbero non arrivare per questi lavoratori

Tuttavia la rinomata e complessa burocrazia italiana tende a complicare un po’ le cose, e stavolta alcuni statali, in attesa di aumenti ed arretrati, non hanno ancora percepito nulla di tutto ciò.

E’ il caso dei dipendenti delle funzioni centrali, che come altre categorie di statali avrebbero dovuto percepire piccoli aumenti con conseguenti arretrati a partire già dal mese di marzo 2022. Aumenti ed arretrati saranno regolarmente erogati ma secondo le tempistiche calcolate da diversi giornali, “slitteranno” di circa due mesi e dovrebbero essre presenti nella busta paga del mese di maggio 2022.

Diverse testate giornalistiche hanno confermato che si tratta di una problematica, un ritardo vero e proprio dovuto all’allineamento con i nuovi standard fiscali, ma che non vi sono delle reali motivazioni legate al denaro: “banalmente ” si tratta di qualcosa di burocratico, ed i soldi non dovrebbero ritardare ulteriormente.

Secondo quanto evidenziato da Il Messaggero, gli aumenti tabellari saranno pari a 63 euro a 117 euro lordi mensili, a seconda del “grado”. Previsti anche gli arretrati, come accennato, i dipendenti avranno diritto a ricevere anche gli arretrati, che dovrebbero “partire” da un minimo di 970 fino a oltre 1800 euro.

 

Lascia un commento