Il marchio Rolex è tra i più famosi e “simbolici” per quanto riguarda le categorie “lussione”: il brand elvetico, fondato a inizio 20° secolo ha non solo trovato grande seguito in termini di clientela, pur rappresentando una “nicchia”, dato il costo tendenzialmente elevato dei propri prodotti, ma è riuscito anche a modificare l’idea stessa dell’orologio da polso in tutti i sensi. Numerosi modelli sono entrati di diritto nell’immaginario collettivo, e sono considerati ancora oggi dei veri e propri oggetti da investimento, molto ambiti sul mercato degli orologi ma anche utilizzati come “valuta”, in quanto il valore è determinato dalla domanda e offerta, come qualsiasi forma di oggetto di valore come i gioielli.
Nessuno gli ha creduto quando ha dichiarato il prezzo del suo Rolex
Com’è noto i Rolex essendo prodotti di “livello”, non “scendono” sotto una certa cifra: questo perchè oltre a rappresentare standard qualitativi generalmente elevati, costituiscono anche una forma di status symbol, in quanto molti modelli sono stati inevitabilmente associati a personaggi famosi. Di recente abbiamo trattato della particolare serie dei Daytona, modello considerato tra i più iconici in assoluto della casa madre, che ha ridefinito il concetto dell’orologio sportivo.
Proprio in virtù di questa popolarità molti Daytona che ai tempi sono stati acquistati decenni or sono a cifre comunque elevati, hanno raggiunto valutazioni davvero molto elevate: un esempio è costituito dalla serie Daytona è il “Paul Newman referenza 6239”, liberamente ispirato a quello realmente posseduto dall’iconica star del cinema (questo unico esemplare è stato venduto all’asta per oltre 17 milioni di dollari). Un esemplare Paul Newman referenza 6239 ai tempi presentava un costo tra i 30 mila ed i 40 mila euro, ma nel corso dei decenni la richiesta per questa serie estremamente limitata (gli esemplari sono rarissimi perchè Rolex ai tempi smise di produrli dopo poco tempo) ha portato un singolo orologio di questo tipo a valere fino a 10 volte tanto.
